Translate

domenica 5 ottobre 2008

lupin terzo



personaggi: Arsenio Lupin
Arsenio Lupin III (ルパン三世 Rupan Sansei?) è un ladro dalle innumerevoli e incredibili abilità, ricercato dalla polizia di tutto il mondo. È agile, dal fisico asciutto, maestro nei travestimenti e in grado di ideare furti geniali. Non scampa, però, all'impressione di stupidità che spesso trasmette a chi non lo conosce. Soprattutto quando si trova davanti una bella ragazza, ed immancabilmente sbava e perde la testa. Lupin sembrerebbe nato in Giappone, avrebbe tra i suoi antenati un umile contadino; ma lui stesso afferma di "aver ricevuto il primo bagno nelle acque gelide della Senna". Del resto suo nonno era francese, ed ha istituito il premio più ambito dai ladri del globo, il "Lupin d'oro", che, manco a dirlo, è sempre suo nipote a vincere. Lupin è allergico al polpo, la sua pistola è una Walther P38 che sa maneggiare con un'abilità inferiore solo a quella di Jigen, inoltre guida di solito una Mercedes-Benz SSK del 1928 modificata (sembra che Lupin ci abbia fatto montare un motore Ferrari[2]) o la sua variante ancora più sportiva, la SSKL (dove L sta per light, leggero). La SSK pare sia appartenuta anche ad Adolf Hitler, ed era in grado di raggiungere i 300 km/h. Ma spesso è al volante anche di una scattante Fiat 500. Nel manga Lupin III Y usa una Walther P99 [3].
Daisuke Jigen
Daisuke Jigen (次元大介 Jigen Daisuke?): pistolero infallibile che non manca mai di tenere tra le labbra un mozzicone di sigaretta spenta; taciturno, accanito fumatore e bevitore, sospettoso nei confronti delle donne (ma non totalmente immune dal loro fascino); Jigen è un pistolero fenomenale, estremamente rapido e con una mira assolutamente infallibile, con il suo potente revolver Smith & Wesson M19 Combat Magnum spara "prontamente, efficacemente e a caso", senza sbagliare mai, il suo genere di musica preferito è il jazz. Importantissimo per lui è il cappello, costantemente calato sugli occhi, col quale si aiuta a prendere la mira. In una delle prime puntate in cui compare il personaggio, egli stesso narra di aver imparato a sparere da un italiano di nome Giovanni Ignoto famoso ladro dello stivale. Monkey Punch per il personaggio di Jigen si è ispirato a James Coburn nel film I magnifici sette [4].
Goemon Ishikawa XIII [modifica]
Goemon Ishikawa (石川五ェ門 Ishikawa Goèmon?): è un abile samurai discendente da un'antica famiglia dedita al furto nel corso dei secoli. Goemon, di religione shintoista, è calmo, riflessivo, odia le donne (ma anche per lui vale il discorso di Jigen, vedi il primo oav), ascolta unicamente musica tradizionale giapponese e mangia solo cibo "nazionale". La sua particolarità è la katana che possiede, chiamata Zantetsu-ken (in inglese "iron-cutting sword", in italiano "spada che taglia il ferro)[6] ereditata dai suoi padri, capace di tagliare qualsiasi cosa con estrema facilità e nei riflessi della quale coglie i cattivi presagi. La sua lama, forse fatta di un metallo inesistente sulla Terra ed estratto da un meteorite, si mantiene sempre al di sopra di una certa temperatura; anche se sguainata in pieno inverno, dopo un lungo periodo di inutilizzo, è in grado di sciogliere i fiocchi di neve che le cadono sopra. La cosa più importante di un'arma è la mano che la brandisce e Goemon in questo è un maestro: con la sua precisione e la sua velocità, è in grado di usarla anche per fermare o tagliare i proiettili. Monkey Punch per il personaggio di Goemon si è ispirato al ladro giapponese Goemon Ishikawa (1558-1594) che nell'anime ogni tanto viene anche menzionato, dal momento che questo personaggio si presenta appunto come il tredicesimo discendente di quest'ultimo. Lo stile di combattimento utilizzato da Goemon si chiama Iaijutsu e si differenzia dal Kenjutsu per il fatto che la spada non viene sguainata fino al momento immediatamente precedente a quello del taglio, è bene precisare che il Kendo e lo Iaido sono i nomi di due discipline teorizzate in epoca moderna sulla base delle antiche arti di combattimento dei samurai. Per alcuni aspetti il personaggio di Goemon è ispirato a quello di Kyūzō (久蔵) del film di Akira Kurosawa: I Sette Samurai interpretato da Seiji Miyaguchi
Fujiko Mine (峰不二子 Mine Fujiko?, Margot nella versione italiana della seconda serie tv): una giovane e bella avventuriera che segue principalmente i propri interessi, ma per la quale Lupin sarebbe disposto anche a morire. Lei è l'egoismo personificato, e si serve della bellezza ed abilità di cui è dotata per raggiungere i propri scopi, ovvero soldi e gioielli. Truffa, ricorre al doppio gioco, raggira Lupin per ottenerne l'aiuto e prontamente lo scarica senza tanti pensieri. Spesso le va male e riceve sonore lezioni dallo stesso Lupin che, però, ha la memoria corta. La storia si ripete costantemente: lei chiede e lui cade ai suoi piedi, esasperando Jigen e Goemon. Fujiko è dotata di notevole fascino e forza. Il suo profumo preferito è Chanel n°5 e guida una Kawasaki, due Harley-Davidson e una Austin Mini. Il cognome Mine significa "picco della montagna", e il gioco di parole è associato al fatto che Fujiko ha due evidenti grandi seni; un traduzione italiana del nome Fujiko potrebbe inoltre essere "Cime Gemelle". In alcuni special tv è bionda invece che castana.

L'acerrimo rivale di Lupin è l'ispettore Kōichi Zenigata (銭形幸一警部 Zenigata Kouichi Keibu?) dell'Interpol che insegue Lupin da decenni e non è mai stato capace di tenerlo in prigione a lungo. Acciuffare Lupin è lo scopo di tutta la sua vita. Dapprima membro della Metropolitan Police di Tokyo, quindi Ispettore Capo dell'ICPO, Koichi Zenigata è goffo, sfortunato, oltremodo onesto e rispettoso della legge. Ha come unico scopo nella vita l'arresto di Lupin e lo insegue da talmente tanto tempo, e in tutti gli angoli del mondo, che ormai non può fare a meno di lui. Ed è chiaro che se riuscisse ad acciuffarlo verrebbe meno la principale spinta vitale della sua esistenza. Tuttavia, questo è un pericolo che non corre: la sua è una caccia destinata ad essere eterna e infruttuosa. Lupin, infatti, dopo averlo puntualmente coinvolto in una delle sue avventure, riesce immancabilmente a sfuggirgli. Lo chiama affettuosamente paparino, papà Zenigata o Zazà (Tottsuan, in giapponese). Il suo nome deriva dal famoso personaggio della letteratura giapponese Heiji Zenigata (al quale Monkey Punch si è ispirato) che arrestava i nemici lanciando monete, proprio come fa Zenigata con le manette.Kōichi Zenigata

Nessun commento: